Miri
Dopo la partenza dal Brunei volevamo andare a Mulu, il fantastico parco nazionale nel nord del Borneo. Abbiamo presio il bus alle 13:30 e siamo arrivati di nuovo in Malesia, a Miri verso le 17:00. Miri è una città industriale e da qui ci si organizza per andare nella giungla nel parco nazionale di Mulu. La sera cena a mangiare granchi, poi a letto. Il giorno dopo abbiamo contattato un tassista che ci ha portato a vedere le tre cose interessanti che c’erano da fare: vedere la spiaggia, andare alla grand old lady, che è la più vecchia trivella di Miri ma anche il punto più alto della città con vista panoramica e poi il tempio taoista. Qui dicono che è uno dei più grandi del sud-est asiatico. Dopo che l’abbiamo visto devo dire che così grande non sembra. Ceniamo allo stesso posto.
Parco nazionale di Mulu
Il giorno dopo aereo per Mulu. Il Parco Nazionale di Mulu è giungla pura sotto protezione dell’Unesco. Siamo nella lodge Benarat. Sistemazione un po’ spartana ma pulito. Il parco nazionale si trova a un chilometro e mezzo di distanza. Ci registriamo e si comincia con il primo percorso nella giungla. Non si cammina sul terreno ma hanno costruito un percorso di strade in legno dove si può camminare senza distruggere la natura ma nello stesso tempo si possono osservare insetti strani (come una farfalla con un corno), un ragno grande come una mano e altri.
Canopy tour
Il giorno dopo abbiamo prenotato un giro con guida. Canopy tour, che non è altro che un ponte sospeso lungo 480 metri e alto tra i 20 e i 40 metri. Da qui si ha una vista fantastica sulla giungla.
Le caverne Deer e Lang
Dopo abbiamo pranzato nel ristorante del parco e ci siamo preparati per la seconda spedizione, questa volta le caverne. La prima caverna (Lang Cave) era una grotta con delle splendide formazioni di stalattiti e stalagmiti, bellissima.
La seconda (Deer Cave) era quella di cui avevo più paura. Avevo letto che dentro c’è di tutto e mi sono bardata come se stessi andando su Marte, in realtà la cosa più impressionante era che c’ erano milioni di pipistrelli. Lo spettacolo è finito con l’uscita in massa di questi dalla caverna formando un lungo serpente sopra di noi che ha continuato a volteggiare nell’ aria per circa un’ora, poi siamo dovuti andare via perché ci siamo dimenticati la torcia e non volevamo ritornare al buio.
La Deer Cave è così grande che ci starebbe dentro il Duomo di Colonia!
La caverna Wind
Il giorno dopo abbiamo preso le barche a motore che ci hanno portato al villaggio degli artigiani del luogo. Qui c’era un mercato dove si potevano comprare diversi souvenir. Lasciato il villaggio di nuovo in barca. L’ acqua del fiume era così bassa che spesso il ragazzino doveva aiutarsi con un lungo bastone, con funzione di remo, per far muovere la barca che rischiava sempre di rimanere intrappolata tra le pietre. Solo questo piccolo giro con la barca per me è stato così spettacolare che già, penso, ne è valsa la pena di aver prenotato il tour. Tutto prosegue con sorprendenti paesaggi fluviali conducendoci verso altre bellissime ed imponenti formazioni rocciose, la caverna (Wind Cave) il nome dovuto al fatto che ad un certo punto ci si trova in mezzo ad una corrente d’ aria, molto piacevole per tutti noi che, sudatissimi, non aspettavamo altro che questo rinfresco e non volevamo più andarcene. Anch’ essa bellissima con varie formazioni di stalattiti e stalagmiti.
La caverna Clearwater
L’ altra caverna (Clearwater Cave) aveva un’entrata grande e anche un fiume interno, questo percorso fluviale pare che prima lo si potesse anche fare con la barca. All’ uscita della caverna un’altra grande sorpresa, un fiume che terminava proprio ai piedi della caverna aveva formato un laghetto dove ci si poteva bagnare e farsi il bagno, l’acqua, come dice il nome, era cristallina e freschissima.